Il cavallo Persano

L’origine del cavallo persano viene tradizionalmente fatta risalire all’anno 1742, quando Carlo III di Borbone avviò la selezione per dar vita alla “razza governativa di Persano”. A questo fine cominciò ad incrociare, nella Tenuta di Persano in Campania, fattrici di razza Napoletana, Siciliana, Calabrese e Pugliese con stalloni di razza orientale-turra. In un dispaccio datato 31 Dicembre 1763, Carlo III ordinò l’immissione di alcuni cavalli padri provenienti dall’Andalusia al fine di migliorare la razza. Successivamente vennero introdotti anche alcuni puro sangue arabi e persiani.

Per più di un secolo il persano venne reputato come una tra le razze più fini esistenti in Italia. Questo fu possibile grazie al grande numero di accorgimenti che venivano presi al fine di preservare il patrimonio genetico della “Real razza”, come la definiva Carlo III.

L’inserimento di alcuni riproduttori del Macklemburgo “inquinò” la purezza della razza, che venne ufficialmente soppressa con un decreto emesso dal Ministro della guerra Cesare Ricotti nel 1874. Tutti gli animali vennero così venduti nei mercati animali del salernitano.

Fu solo nel 1900 che la razza venne ufficialmente ricostruita, grazie ad un nuovo decreto emesso dall’allora Ministro della Guerra, che ne sancì anche la divisione in due gruppi:

1° gruppo Luati puro sangue orientale

2° gruppo Melton puro sangue inglese

Le fattrici, scelte da una Commissione di alti Ufficiali di cavalleria e veterinari, vennero scovate tra gli allevamenti limitrofi e i reggimenti e scuole di Cavalleria.

In seguito alla soppressione del Centro di rifornimenti quadrupedi i Persano, avvenuto nel 1954, la razza si è ridotta ad una cinquantina di fattrici, trasferite al Posto Raccolta Quadrupedi di Grosseto, alle dipendenze del Ministero della Difesa.

Parlando di conformazione, la razza presenta una testa allungata con un collo lungo. La spalla è giustamente inclinata, il garrese è pronunciato e la linea dorso-lombare è corta; i lombi si presentano corti, la groppa è inclinata e corta; il petto è ampio ed il torace è profondo.

Gli arti sono regolari, abbastanza esili; le articolazioni risultano regolari, e l’andatura è molto armonica ed elegante; gli appiombi sono regolari ed il piede è relativamente piccolo.

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